Giornata SIAT sull’etica nella professione

Denitto StampaLo scorso 27 aprile ha avuto luogo, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, una Giornata di Studio della Società Italiana di Analisi Transazionale (SIAT) avente per focus l’Etica e la Deontologia professionale. Fin dal titolo, “Nuove prospettive dell’agire etico in psicoterapia: dalla teoria alla pratica”, è apparsa chiara l’intenzione degli organizzatori di muoversi dal piano astratto dei valori morali, fino a raggiungere la dimensione esperienziale dell’agire etico.

 

L’iniziativa ha preso spunto dalle novità introdotte dal Codice Etico dell’EATA, elaborato nel 2006, nel quale si pone al centro dell’azione psicoterapeutica il “pensare eticamente”. Protagonista della revisione del Codice etico dell’EATA fu la prof.ssa Carla de Nitto, Direttore della SSSPC-UPS, che la SIAT ha invitato in questa giornata per presentare il lavoro elaborato in seno alla Commissione internazionale di cui ha fatto parte e che per un periodo ha coordinato.

Dopo il saluto iniziale di benvenuto del Presidente della SIAT, prof. Massimo Gubinelli, che ha esposto le motivazioni della Giornata, e la presentazione della struttura dei lavori da parte della dr.ssa Cristina Caizzi, coordinatrice della Commissione Scientifica SIAT, la mattina ha preso avvio con gli interventi teorici. La mattinata, coordinata dalla prof.ssa Susanna Bianchini, Presidente dell’IRPIR, ha visto in sequenza le presentazioni del prof. Carlo Nanni, della prof.ssa Carla de Nitto, del prof. Pietro Stampa e delle dr.sse Mariella Rizzi, Silvana Bove e Domitilla Spallazzi. Il primo intervento, del Rettore dell’Università Pontificia Salesiana, prof. Carlo Nanni, è stato imperniato sul rapporto tra la Morale, l’Etica e la prospettiva antropologica dell’essere umano. Il prof. Nanni, con la sua apprezzata maestria argomentativa e la pluriennale esperienza pedagogica accademica, ha proposto una riflessione centrata sul concetto di salute della persona umana, che per potersi realizzare, occorre muoversi a tutto tondo a partire dalla sfera biologica fino a quella ontologica-religiosa. La prof.ssa de Nitto, con la chiarezza e la coerente linearità del suo pensiero, ha illustrato i passaggi del processo di elaborazione che ha dato fondamento alla visione presentata nel nuovo Codice etico, illustrandone le radici storiche. Ha illustrato il passaggio dalla ristrettezza dell’ottica della “non violazione” di una regola all’acquisizione di una prospettiva etica positiva, vale a dire orientata in direzione della promozione di atteggiamenti, parole e comportamenti finalizzati al conseguimento del benessere individuale e collettivo. Interessante anche la presentazione della prospettiva Deontologica degli Psicologi Italiani, delineata dal prof. Pietro Stampa. Pregevole è stata, altresì, la relazione del Presidente dell’EATA, Sabine Klingenberg, che in qualità di esperta dei processi organizzativi, ha parlato delle ricadute etiche nei contesti istituzionali, delle complesse variabili in campo, focalizzandosi anche lei sulla centralità del pensiero etico. A complemento delle relazioni del mattina, c’è stata la relazione delle dr.sse Mariella Rizzi, Silvana Bove e Domitilla Spallazzi, che ha avuto il merito di fungere da ponte tra gli interventi teorici precedenti e i gruppi di lavoro del pomeriggio, attraverso una specifica focalizzazione metodologica finalizzata a dotarsi di un modus operandi orientato eticamente. All’interno del loro intervento le relatrici hanno tratto spunto dall’Analisi Transazionale Socio-cognitiva per illustrare come il processo d’integrazione tra Sé-Altro-Comunità possa aiutarci a promuovere un vero e proprio “benessere etico” nelle persone.

 

Nel pomeriggio i partecipanti si sono divisi in piccoli gruppi di lavoro con l’obiettivo di confrontarsi intorno ad alcuni casi clinici con diverse implicazioni di natura etica e strutturare possibili alternative di intervento mutuate dagli scenari presentati dai casi.

 

Da ultimo, di nuovo in sessione plenaria, i coordinatori dei gruppi hanno esposto le proprie considerazioni di approccio e metodo, confrontandosi con alcuni dei relatori del mattino.

 

La Giornata si è ispirata ad una precedente esperienza che la SIAT ha realizzato nel 2005 e che ebbe un grande successo. In quell’occasione uno dei temi centrali della riflessione fu quello di continuare a lavorare insieme con modalità attive e coinvolgenti per “attualizzare” il tema dell’Etica professionale, “sdoganarlo” dalla visione pregiudiziale e riduttiva che la vuole strettamente collegata al “comportamento giusto” da tenere, e strutturare modalità di pensiero attive e creative. Ci auguriamo che la Giornata di Studio appena trascorsa abbia saputo rappresentare un altro piccolo, ma significativo tassello, in questa direzione desiderata.

  

Massimo Gubinelli – Presidente SIAT

  

Per info sulle iniziative Siat: www.siat-associazione.com.